Palla

Ieri, per tutto il giorno Pietro mi porgeva la palla e mi diceva “Ba Bù” ed io ogni volta gli dicevo “palla Pietro, si chiama palla”.
Torna la madre la sera e Pietro va verso di lei con la palla e le fa “Ba Bù” e lei “No Pietro, this is a ball”.
Avevo scordato una cosa fondamentale.

Questo è un piccolo passo per un uomo

Stasera, distratti dalle pizze tra cui la mia alle acciughe ed olive, visto che i pizzaioli avevano finito i capperi (ERESIA!) abbiamo , con la coda dell’occhio, visto Pietro che faceva 3 passi 3 nel box prima di, come un novello Magellano, raggiungere la sponda opposta.
Giubilo e gioia ci hanno assaliti appena prima di realizzare che poi sarà ancora più difficile corrergli dietro.
AIUTO.

Domenica pomeriggio con la promessa di un cono…

Domenica pomeriggio con la promessa di un cono da gelato, convinciamo Pietro ad andare a votare.
Arrivati al seggio, per prima cosa, facciamo la foto per quello del voto di scambio e poi Serena entra per votare; io rimango fuori con Pietro facendo, col passeggino, lo slalom delle fioriere.
Esce una signora anziana che accompagna un’altra signora ancora più anziana. La signora anzianissima si gira verso Pietro e fa:

  • Ha votato?
  • Magari, ma ancora non sa scrivere.
  • Peccato, sarebbe stato un voto in più. Dici che lo faranno ancora votare tra 20 anni?
  • Spero di si, signora (ero atterrito).
  • Speriamo anche che tra vent’anni non ci siano più questi, io sicuramente non ci sarò ma spero che neppure questi.

Me la volevo portare a casa.