Ieri sera sono andato a vedere “I diari della motocicletta”.
Bel film, bellissima fotografia.
Mi ha riempito dei ricordi dell’america latina che vidi io, bella e piena di dolore.
Entrando in macchina accendo il lettore CD e subito sento una canzone il cui testo mi riporta dentro al cinema.
La canzone era Transamerika dei Modena City Ramblers
dall’album Terra e Libertà (e’ del 1997).
Ho cercato il testo in rete, lo incollo sotto.
Sei partito alla grande con Alberto e con la moto
Siam venuti tutti quanti a salutarvi
Con un augurio, un abbraccio, una risata e una bottiglia
E le ragazze una lacrima ed un bacioNel bagaglio avevate due coperte e un po’ di mate
Una chiave del 10 e fil di ferro
Una mappa, qualche libro, un paio di indirizzi
Hermanos, vayanse con Dios!Nonostante le cadute e le rotture del motore
Avete attraversato il continente
E scroccato da mangiare e sofferto freddo e fame
E abbandonato la moto in rottami.Hai parlato con gli indios rassegnati ed impassibili
Ai mineros dai polmoni avvelenati
Ai lebbrosi sepolti in ospedale già all’inferno
E li hai portati nel ricordo con teAddio, non perderti
Resta allegro come sei
Dalle piste di Temuco
Alle vette di Abancay
Tieni gli occhi sempre aperti
Custodisci l’ultima idea
Noi ci prepariamo a seguirti
TRANSAMERIKAHo sentito che da allora sei diventato grande
Comandante vittorioso e poi ministri
Che hai sfidato dittatori e per anni li hai beffati
E che adesso tutto il mondo ti conosce.Ma a noi piace ripensare alla tua voglia di partire
Alla moto caricata all’impossibile
Agli scherzi di Alberto, alla sete di avventura
E’ un bel modo per dire libertàAddio, è il capolinea
So che non ritornerai
A Quebrada de lo Yuro
Ti aspettavano i macellai
Ti hanno mostrato ai giornalisti
Hanno detto “Eccolo, è lui”
Regna l’ombra su Valle Grande
TRANSAMERIKAAddio, dormi tranquillo
Perché non finisce qui
L’avventura è ripartita
Resta intatta l’ultima idea
E da qualche parte del mondo
C’è qualcuno come te
Che prepara un nuovo viaggio
TRANSAMERIKA