Esco di casa. Fatti 3 km sento che le gambe non rispondono bene e quasi quasi decido di farmi un percorsino semplice e di tutto riposo andando verso Cannara. Alla fine decido per farmi lo stesso qualche salitella.
Più pedalo e più sento che riprendo confidenza con la bici, come se i quattro chili messi su in Sardegna e il relativo fermo pedaloso non avessero portato conseguenze.
Decido di fare il giro lungo. Ripassare per il castello di San Gregorio e poi da lì verso Casa del Diavolo. Arrivato a Villa Pitignano il progetto iniziale era di prendere il percorso verde lungo il Tevere che mi avrebbe portato, in pianura, verso casa.
A Ponte Felcino cambio idea, invece di scendere verso il fiume prendo per Ponte Rio: salgo verso Perugia.
Arrivo alle mura medievali di Perugia dopo aver sputato svariati pezzi di polmone su per la salita. Passo davanti all’Arco Atrusco e vado verso Piazza Morlacchi avvicinandomi al corso.
Entro al corso Vannucci e faccio le foto alla bici vicino alla fontana maggiore. Mi sento osservato, parecchio.
Mi guardo intorno e vedo che sono tutti coi vestiti della domenica (visto che è domenica) a passeggiare mollemente come si fa in tutti i corsi del mondo ed io sono la nota stonata. È ora di tornare.
Scendo con la bici per le scalette di S.Ercolano sempre osservato come un marziano ma ormai ci sono abituato.
Piano piano torno a casa non prima di aver notato che il massimo centro di aggregazione della regione è il centro commerciale aperto la domenica. La giornata era splendida: non ho parole.
Posso darti un suggerimento?
Scrivi una guida semplice chiamata “percorsi ciclistici umbri”, assegna ad ogni percorso due “coefficienti”, uno di difficoltà e l’altro di paesaggità, e lo metti su lulu. Non hai niente da perdere, e hai solo da guadagnare. Kennedyci?
Ah, ma allora “Casa del diavolo” esiste davvero.. non è solo un modo di dire..! :-D
Ti rinnovo i complimenti per la tua fantastica rubrica che mi/ci permette di vedere e di conoscere cose nuove :-)
Un abbraccio, Paolo.
@Karim: non sono del tutto d’accordo. Ho da perdere il tempo che mi ci vorrebbe a fare questa cosa (e come vedi il percorso del 30/09 te l’ho pubblicato il 3/10) e non vedo il guadagno. Il mio guadagno sono i vostri commenti che mi fate lo stesso :)
Cosa è “lulu”?
@Paolo: Sei sempre gentilissimo. Ed hai davvero gusto :)
Sei ormai irrimediabilmente ammogliato… non hai manco fatto un commento ghignante su “lo metti su Lulù”.
Welcome in the jungle
io invece divento analfabeta….
@bastardKappa: E che è? Una novità? :P
@bastardKappa analfabeta: in che senso?
Lulu.com è un serverone online per libri. Uploadare è gratis, scegli copertina e tutto e loro calcolano il prezzo minimo, basato su puri materiali e loro guadagno (credo!). Tu aggiungi il sovraprofitto che brami conseguire e il libro è pronto, lì, per chi lo vuole. Chi lo vuole paga con carta di credito et voilà, il libro on demand senza bussare alla porta degli editori che ti chiedono i milioni per pubblicare.
…bella storia sto LuLu.com