Il verme
Credo di aver mangiato un verme, disse il bimbo. Era nell’insalata. Pazienza, fece il padre. Di vermi ce ne sono tanti, uno più uno meno non fa differenza. Però non dirlo a tua madre. In quel momento lei sbucò dalla cucina. Credo di aver mangiato un verme, disse il bimbo. Aahh, gridò lei. Lo prese, lo spogliò, gli ficcò la canna dell’acqua nel culo e aprì il rubinetto al massimo, finché lui non vomitò tutto. Poi lo risistemò a tavola stremato.
Ti sta bene, gli disse il padre.Su a volte gli scrittori
A volte gli scrittori si fanno un sacco di pompini a vicenda. Lì al malacarne, una sera, ho incontrato uno scrittore che voleva gli facessi un pompino. Gli ho detto ch’io non sono uno scrittore; per fortuna di lì a poco è entrato un altro scrittore e si son arrangiati tra di loro, se no, mi sa, si metteva male quella sera.
6 pensieri riguardo “Il verme negli scrittori”
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Grande!
Mi piacerebbe molto riuscire a scrivere così.
L’unico problema è che poi diventerei uno scrittore…
Io per un pompino come si deve sarei disposto perfino a diventare uno scrittore.
SI presuppone pure che tu ne faccia. Leggi bene.
Ho letto bene, avevo già letto bene, io ti leggo sempre bene. Contavo sulla mia capacità di improvvisare, al momento di rendere il piacere. E comunque mi aspettavo le grazie di una scrittrice, ovviamente… non sono ancora così disperato… e dunque avrei ricambiato omologamente.
Lo sapevo che avevi letto bene. Ho finto di non averti capito.
Sai, noi scrittori…