Corsa cinquantunesimo giorno

corsa.pngPartito come un figlio qualunque del dio romano che vive nel termometro, sentivo le ali ai piedi e il vento che mi sosteneva, la luce del tramonto che mi solleticava la schiena e l’amico catrame che mi aiutava a vincere la forza di gravità.
Come un coglione chiudo il primo chilometro in 6’14” che per me è un tempo stellare e mi glorio di ciò per i successivi 400 metri prima di rendermi conto che avevo finito tutto; poco più avanti sento un leggero dolorino al ginocchio destro che mi fa comprendere che sono ancora mortale e facendo un check totale capisco che sono ridotto uno straccio. Accorcio il percorso e cerco di arrivare integro a casa.

Alla fine ho fatto un buon tempo ma ho davvero rischiato come il Challenger.

Colonna sonora: Pink Floyd – The final cut (1983)

Percorrenza 4,50 km dalle 17:19 per 35’15” – Ritmo medio 7’49”/km