La rivista Time ha, come ogni anno, redatto una classifica degli uomini più influenti della terra.
Stranamente, per l’italico pensiero, non hanno incluso il nostro pipistrello preferito che si è visto scivolare in una posizione oltre il centesimo posto e quindi non menzionabile.
Sempre sugli italici telegiornali, questa sera, c’era una gara all’indignazione, una parata del leccaculismo, l’apoteosi dell’angolo retto: una pletora di stronzi che chiedevano a gran voce che il loro beniamino (anzi, il loro benedetto) fosse inserito nella profana classifica, magari chiedendo di ristampare il tutto e togliere qualcun altro.
Guardiamola da un’altra angolazione: poniamo che il nostro pipistrello preferito non abbia questi qui che parlino a suo nome; poniamo pure che voglia stare nella classifica.
Quindi immaginiamocelo a perorare la sua causa da solo:
- Hei, giofini! Per kwale motifo afete messo il Talai Lama e me no? Proffetere!
- Nella nostra infinita pazienza vi perdoniamo ma fedete ti mettermi nella klassifika che qwi si è più pelli di Ciorc Kluni.
Continuate da soli va…
Beh vista la lista, che allo stato attuale Obama conti più di Hu Jintao, per esempio, mi pare un po’ una strunsée, come dicono i fransée. Onestamente, fottersene a pié pari del Papa mi sembra anch’essa una strunsée. Che poi alcuni italici omini a novanta gradi si siano irruviditi la lingua sulle sue sacre natiche, non mi stupisce, purtroppo.
Non credo che sia una classifica di merito. Credo che siano solo i 100 meritevoli di starci e non c’è chi è prima di un altro. Quindi Hu Jintao e Kaka (e pure Obama) sono nella classifica allo stesso livello.
Ma poi, pensandoci bene, agli americani, cazzo frega del papa che i cattolici son pochi e tutti impegnati a farsi i ragazzini?