la vita è dura per chi è di sinistra o, come mi dicono i miei amici di destra, per chi pensa di esserlo.
Mi ritrovo, io di sinistra, a guardare la desolazione politica di idee e la sinistra che sta facendo un qualcosa che non capisco che posso pensare faccia solo se ricattata alla stasi da qualcuno.
In mezzo a questo deserto del Gobi spuntano, inattese, due voci che non mi sarei mai aspettato di ascoltare.
- Gianfranco Fini. Come presidente della Camera dei deputati si è lasciato andare a delle affermazioni che definirei, non me ne voglia, di sinistra o di quella sinistra che io sto cercando da tempo in una stanza buia, senza fiammiferi, coi tappi nelle orecchie, bendato e con le moffole di pelo.
I titoli di Repubblica incriminati:
Se non sta attento potrebbe pure vincere le primarie del PD.
Forse no, il PD pare più a destra. E poi il PD non si augura a nessuno.
- L’avvenire. Il giornale della CEI sta cercando di riportare a galla certi valori positivi, tipo il non scoparsi le minorenni, il non andare a mignotte e soprattutto il non fare lo sborone, che erano un pochino passati in secondo piano.
Questo quando la chiesa cattolica romana cercava di farsi i cazzetti suoi™ strappando una legge di qua e una di là, tipo la delibera beffa e tipicamente cattolica sulla RU486, perdonando col silenzio le cazzate personali del premier.
Ma non preoccupatevi, ci fosse bisogno, in caso di deriva laicista (ad uno intelligente queste due parole dovrebbero far ridere, hai riso?), saranno sempre lì col sacchetto per raccogliere le offerte.
Come da gentile richiesta di Karim ho messo nel post il Vaticano e la Figa. Per Bossi deve portare pazienza.
La foto del joker l’ho rubata qui e l’ho pubblicata essendo sotto licenza Creative Commons.
Fini sta facendo un gioco molto rischioso (per lui) e molto interessante (per la politica italiana e soprattutto per i Karim che cercano una rappresentanza di quel tipo): sta provando a ritagliare uno spazio per una politica di destra seria, istituzionale, legalista, una destra etica e non economica.
Perchè farlo adesso? Perchè – apparentemente – stiamo per la prima volta assistendo ad un conflitto fra la Chiesa (o almeno parte di essa) e il governo B. L’attacco della Chiesa alle posizioni della Lega sull’immigrazione è IMHO un attacco al Governo nel suo punto di rottura: la Lega non può recedere da quelle posizioni e chi ne soffre non è infatti la Lega stessa quanto la solidità del governo. Insomma, mi pare che una parte dell’entourage ecclesiastico abbia deciso che B. non è più il caso di lasciarlo lì a fare i suoi porci comodi (in tutti i sensi).
Ecco l’attacco della Chiesa, ecco la risposta virulenta di Feltri (mister non sarò megafono di B, ahhahahahhahahahhahah), ecco Fini che si smarca a destra provando a polarizzare su di sè l’attenzione dell’elettorato del PdL schifato da B che non vorrebbe essere costretto a ritrovarsi schierato sotto la bandiera scudocrociata portata da PierFe Casini.
Detto che secondo me in un agone politico serio (senza B, insomma) la differenza fra la politica di destra e quella di sinistra la fanno i modi e non i temi della politica, e detto quindi che le posizioni di Fini possono benissimo essere di destra (un adestra accettabile, finalmente), son curioso di vedere quanti finiranno per seguire Fini e quanti invece, memori del suo precedente smarcamento dalla storia dell’MSI, continueranno a definirlo “un giuda”.
In compenso il PD sta facendo ridere i polli: ma è possibile che si debba inseguire B sul suo terreno e per il resto combattere solo la guerra di potere interno? Possibile che non si possa delineare almeno il profilo di un’alternativa di Italia di sinistra? Non so, robe semplici, “finiane”: rispetto delle istituzioni, divisioni dei 3 poteri, welfare inteso come sostegni alla gente E all’industria, tutela della magistratura intesa anche come investimenti nelle infrastrutture a essa necessarie, solidarietà sostenibile, lotta alla mafia, lotta alla mafia, lotta alla mafia… Roba che possano capire tutti, roba che – se apparisse davvero un progetto e non solo parole al vento – creerebbe un’emorragia di voti anche nelle roccaforti leghiste.
E invece no.
Ma vaffanculo, va.
Una grande analisi. Fondamentalmente è quello che penso io e, da sinistro, piuttosto che votare il PD con queste idee e la Binetti preferirei votare Fini senza La Russa e Gasparri.
Siamo nella fantascienza ma tanto è solo per chiacchierare.
Comunque il PD non lo voterò mai. Neanche se diventassero normali.
Grande Kappa (e grande Dax che accontenta i fans), infatti l’amico Fini mi sta facendo tornare la voglia di tornare a destra!