Corsa primo giorno ’09

corsa.pngDovevo riprendere a correre. Ho deciso di ricominciare oggi.
Scazzo, ma lo scoprirò solo dopo, il riscaldamento: lo faccio con svogliatezza e pure male.
Esco di casa tutto bello coperto e inizio a corricchiare appena fuori; pare che tutto vada bene ma appena arrivo a 400 metri da casa sento come se stessi morendo dentro piano piano.
E’ la famosissima mancanza di allenamento.
Inizio a camminare e, siccome il vostro eroe non ha fatto il giusto stretching, cominciano a fargli male gli STINCHI che rendono il camminare molto doloroso.

Correre fa morire, camminare fa malissimo: devo solo scegliere.

“La vita è dura, il catrame è spietato”©.

Colonna sonora: Nulla, che non sono riuscito a ritrovare il lettore mp3 dopo il trasloco.

Percorrenza 2,21 km dalle 18:16 per 22’33” – Ritmo medio 10’11”/km – Peso ↑ 114,5 kg

NB. Ho scritto questa cosa il 3 febbraio ‘ché il giorno dopo la corsa non mi son sentito bene e il giorno dopo ancora mi è iniziata l’influenza.
Parrebbe il palese messaggio di una qualche saputa divinità.

Corsa primo giorno '09

corsa.pngDovevo riprendere a correre. Ho deciso di ricominciare oggi.
Scazzo, ma lo scoprirò solo dopo, il riscaldamento: lo faccio con svogliatezza e pure male.
Esco di casa tutto bello coperto e inizio a corricchiare appena fuori; pare che tutto vada bene ma appena arrivo a 400 metri da casa sento come se stessi morendo dentro piano piano.
E’ la famosissima mancanza di allenamento.
Inizio a camminare e, siccome il vostro eroe non ha fatto il giusto stretching, cominciano a fargli male gli STINCHI che rendono il camminare molto doloroso.

Correre fa morire, camminare fa malissimo: devo solo scegliere.

“La vita è dura, il catrame è spietato”©.

Colonna sonora: Nulla, che non sono riuscito a ritrovare il lettore mp3 dopo il trasloco.

Percorrenza 2,21 km dalle 18:16 per 22’33” – Ritmo medio 10’11”/km – Peso ↑ 114,5 kg

NB. Ho scritto questa cosa il 3 febbraio ‘ché il giorno dopo la corsa non mi son sentito bene e il giorno dopo ancora mi è iniziata l’influenza.
Parrebbe il palese messaggio di una qualche saputa divinità.

Corsa cinquantatreesimo giorno

corsa.pngVolevo andare in bici ma poi ho visto che tirava vento e che era tardi. Il vento e l’assenza di sole sono, di questi tempi, due cose fatali per i vecchietti come me in bici e quindi ho deciso, come un coglione, di andare a correre.
Dopo 500 metri iniziavo a cercare di ricordare l’ultima volta che avessi corso e mi sono ricordato solo leggendolo qui. DUE settimane di fancazzismo corsaiolo mi hanno portato a caracollare sfinito per la campagna assisana con, come unico barlume di intelligenza, il cercare di andare piano e di finire il tutto.

Beh ma che ci frega, sono ancora vivo.

Colonna sonora: The Wire: And All the Pieces Matter – Five Years of Music from The Wire (2008)

Percorrenza 5,67 km dalle 16:39 per 50’38” – Ritmo medio 8’55”/km – Peso ↑ 102,7 kg

Corsa cinquantaduesimo giorno

corsa.pngDopo tanto tempo e millenni di scuse con me stesso per non andare, sono tornato a correre. Mi vesto di tutto punto, parto e mi schianto il fiato andando troppo forte.
Dopo un chilometro e mezzo vedo una variazione nella tensione superficiale di una pozzanghera.
Dopo 10 metri inizia a piovere con dei goccioloni da 3 etti. Torno indietro e dopo 700 metri vedo arrivare, lancia in resta, Serena in macchina in mio soccorso.
Tanto brava lei…

Di strada ne ho fatta poca, ma molto velocemente.

Colonna sonora: Sex Pistols – Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols (1977)

Percorrenza 2,22 km dalle 14:17 per 17’05” – Ritmo medio 7’42”/km – Peso 102,5 kg

Corsa cinquantunesimo giorno

corsa.pngPartito come un figlio qualunque del dio romano che vive nel termometro, sentivo le ali ai piedi e il vento che mi sosteneva, la luce del tramonto che mi solleticava la schiena e l’amico catrame che mi aiutava a vincere la forza di gravità.
Come un coglione chiudo il primo chilometro in 6’14” che per me è un tempo stellare e mi glorio di ciò per i successivi 400 metri prima di rendermi conto che avevo finito tutto; poco più avanti sento un leggero dolorino al ginocchio destro che mi fa comprendere che sono ancora mortale e facendo un check totale capisco che sono ridotto uno straccio. Accorcio il percorso e cerco di arrivare integro a casa.

Alla fine ho fatto un buon tempo ma ho davvero rischiato come il Challenger.

Colonna sonora: Pink Floyd – The final cut (1983)

Percorrenza 4,50 km dalle 17:19 per 35’15” – Ritmo medio 7’49”/km

Corsa cinquantesimo giorno

corsa.pngStrane cose sono successe oggi. Mi vesto leggero visto il surriscaldamento globale™ ma poi noto un certo venticello che piegava gli alberi. Decido di vestirmi da montagna; esco e sento che fa caldo.
Correndo sento che qualcosa non andava, c’era qualcosa di diverso. Ho sacoperto che il vento, che ha soffiato sempre da nord, stava, per la prima volta nella stagione, soffiando da sud. Ed era pure tiepidino.

Continuo a correre col sole che tramonta alle spalle e Assisi buia per una grossa nuvola. Bellissimo.
Mi son sentito come Armstrong quando hanno fatto le riprese del finto atterraggio sulla luna.

Colonna sonora: Pink Floyd – A Momentary Lapse of Reason (1987)

Percorrenza 5,67 km dalle 17:15 per 46’06” – Ritmo medio 8’07”/km

Corsa quarantanovesimo giorno

corsa.pngL’aria si sta scaldando, io sto peggiorando i tempi. Inizio a correre cercando altre posture sostitutive alla mia rotolo-caracollante e facendo così mi ritrovo ad interessare muscoli mai usati prima® che giustamente urlano per il fatto di essere destati in cotal barbaro modo.
In definitiva mi fanno male le gambe, ma solo sotto al ginocchio, sopra abbiamo una struttura che spaventa visto che deve deambulare tanto omone.

Andando per strada ho comunque visto che molti stanno riprendendo la bici. Credo che la mia parentesi invernale sulle scarpette finirà presto.

Devo oliare la catena.

Colonna sonora: Gogol Bordello – Gypsy Punks: Underdog World Strike (2005)

Percorrenza 5,67 km dalle 16:55 per 49’27” – Ritmo medio 8’43”/km

Corsa quarantottesimo giorno

corsa.pngSono partito piano, volevo fare più strada del solito.
Subito mi incazzo perché per correre piano (di solito all’inizio parto come un treno) dovrei aver corso male e sento dei dolorini sul davanti di entrambe le ginocchia. Sperando di non rovinare nulla vado avanti e mi accorgo che continuando a correre i dolorini scompaiono e quindi alla fine il ritmo medio non è granché ma sono riuscito a fare 7 chilometri ed essere contento.

Colonna sonora: Muse – Origin of symmetry (2001)

Percorrenza 7,02 km dalle 15:22 per 1h01’02” – Ritmo medio 8’41”/km

Corsa quarantasettesimo giorno

corsa.pngMemore del freddo mordace di ieri sera esco aspettandomi la botta di freddo e invece sento un teporino che m’ha davvero rinfrancato. Forse troppo: per fare il tonto® decido di non guardare il megaorologio fino al primo km e lo chiudo in surplace in 6’49”.
Mi sono devastato. Al quarto km (che ho chiuso con una media di 7’49″/km per me molto buona) dopo aver sorpassato due greggi di pecorelle di cristo che erravano sul marciapiede mi prende quella che chiamo la sindrome di Pinocchio: gambe legnosissime che mi urlavano di smetterla di fare quella cosa ignobile che stavo facendo.

E quando sono arrivato a casa, questa mi pareva, solo per il potermi fermare, il paese dei balocchi.

Colonna sonora: Skid Row – Skid Row (1989)

Percorrenza 5,67 km dalle 17:15 per 46’40” – Ritmo medio 8’14”/km

Corsa quarantaseiesimo giorno

corsa.pngDopo parecchi giorni che, causa lavoro e svogliatezza (non in quest’ordine), non uscivo a correre, sono uscito il giorno in cui (prima) per ritirare i panni mi son dovuto mettere il giaccone d’alta montagna.
Di vento ce n’era quanto ne volevi e della temperatura che non avresti mai voluto.
Ho comunque avuto una bella performance più che altro da accreditare al fatto che non ho corso per parecchio e quindi ero ben riposato. La musica suonata quando avevo due anni ha fatto la sua.

Colonna sonora: Deep Purple – In Rock (Anniversary Edition) (1970)

Percorrenza 5,70 km dalle 16:28 per 44’58” – Ritmo medio 7’53”/km