Non lo dite a nessuno ma sono uscito in bici (suspance) DI MATTINA.
Minacciato con uno scopettone dalla mia metà di fatto (non la mia pancia, parlo di Serena) sono stato gentilmente invitato a togliere l’incomodo perché sarei stato d’intralcio. Ci vorrebbe un altro post per spiegare il lungo e travagliato lavoro fatto da me negli anni per farmi vedere come un intralcio quando c’è da usare scopa e straccio.
Torniamo alla bici. La infilo, debitamente smontata, nella mia macchina e raggiungo il parcheggio del LIDL di Ponte San Giovanni. Noto che il parcheggio è pieno di pensionati con un aspirapolvere, credo la maxi offerta della settimana, sottobraccio che vagano come formiche calpestate.
Non curandomi di loro mi metto guanti, bandana, casco, rimonto la bici e parto infilandomi nel percorso verde (pure pista ciclabile) lungo il fiume Tevere. I frequentatori sono diversi, ci sono sciami di pensionati e un sacco di donne e ragazzette che camminano con il maglione tattico anticulone© legato in vita, di solito di colore chiaro, con 30 gradi all’ombra. FAIL!
Raggiungo Ponte Felcino dopo essere passato per Ponte Valleceppi e superato il ponte sul Tevere mi infilo nel Bosco Didattico dove ci sono bellissimo boschetti di bambù oltre a un casino di altre piante che non conosco.
Dal bosco didattico arrivo alla fine del percorso verde a Villa Pitignano e attraverso di nuovo il Tevere su un ponte pedonale (credo pure usato per l’irrigazione) e, passando davanti al Relais San Clemente, mi dirigo verso Bosco e da lì verso Ponte Felcino dove, al ponte, mi reinfilo nel percorso verde.
Tornato alla macchina tutto bello colorato, sudato e afroso sono andato a fare la spesa al LIDL con i bambini che mi indicavano col ditino e la mamma che li schiaffeggiava sulla manina.
Percorrenza 27,37 km dalle 08:48 per 1h26’28” – Vel. media 19,0 km/h – Peso ↓ 95,4 kg
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