Stamane vengo cacciato di casa alle 9 e, sapendolo dalla sera prima, mi sono organizzato per una pedalata mattiniera. Preparo tutto, carico l’orologio che ti dice anche quando morirai™ che la volta scorsa mi si era scaricato dopo un chilometro e mezzo, prendo la macchina fotografica, i guanti, il casco e parto. Dopo 500 metri mi accorgo di non aver preso gli occhiali e decido di comperarli nel vicino negozio di motofalciatrici. Esco con un bellissimo paio di occhiali nuovi da 4€.
Punto verso Assisi e bellamente decido di affrontare la salita fino a Piazza del Comune. Dopo un paio di fermate tecniche per non sputare un polmone arrivo alla piazza inferiore di S.Francesco e mi accorgo che qualcosa non va: la luce sembra strana. Dopo un po’ capisco che le ombre sono al contrario visto che non ricordo quando salii l’ultima volta ad Assisi di mattina.
Sulla piazza della Basilica Superiore c’è un tale che sta dipingendo la basilica. Estraggo la macchina fotografica e lo fotografo. La macchina fà biribi!! ed io, come una femmina di fronte all’esplosione del motore dell’auto, decido di ignorarla. Altra foto altro biribi!! A questo punto, essendo maschio, guardo sul display e noto che c’è una insignificante scritta “NO CARD”. Bene, ho lasciato la scheda di memoria a casa. Preso dagli eventi mi sono pure scordato di avere l’iPhone che, bontà sua, fa delle foto quasi decenti.
Salgo verso Piazza del Comune, stanno rifacendo la strada con annessi servizi, stanno posando dei bei tuboni da un metro di diametro. Arrivo vivo in piazza e scendo verso la Chiesa di S.Chiara. Da lì esco, in un senso unico preso al contrario, e mi dirigo verso Le Viole San Vitale e da lì a Rivotorto. Ripasso per Santa Maria degli Angeli, arrivo a Bastia e poi torno a casa.
Percorrenza 25,2 km dalle 09:01 per 1h35′ – Vel. media 15,8 km/h – Peso ↑ 97,5 kg
Tag: mountain bike
Siccome bisogna battere il ferro quando… quando… beh avete capito, con i glutei che urlano la loro disapprovazione anche oggi mi vesto da oplita e risalgo in bici. Stavolta ho la macchina fotografica ma, stranamente, il computer da polso che ti dice anche quando morirai™ si lamenta di avere la batteria scarica. Siccome ieri l’ho ricaricato quando estraevo i dati io, con piglio da femmina, non ci credo.
Le leggi della fisica mi si pongono tenacemente davanti quando dopo un chilometro si spegne. Bene, dovrò arrangiarmi con quello della bici che, per contrappasso (o contraltare, scegliete voi), non ti dice neppure che ore sono.
Da casa mia mi dirigo subito verso Costano dove finalmente ammiro dei campi coltivati che a me piacciono tanto, attraverso Passaggio di Bettona e salgo verso Colle di Bettona (no, a Bettona non ci vado che c’è una salita sputapolmoni) dove, passando davanti all’unico bar, guardo con disapprovazione i vecchietti fannulloni che pascolano sui tavolini lungo la strada.
Discesa, bellissima discesa fino a Signoria di Torgiano e poi a Torgiano. Mi accorgo che tutti i negozi sono chiusi e realizzo, io sono intelligente, che è il Primo Maggio. Mi colpisce che ci siano molte persone sedute su di una sedia a fianco del loro portone di casa guardanti le mirabolanti cose che succedono lì davanti tipo un cane che alza la zampa, il vecchietto che legge gli avvisi funebri o il ciclista che passa sbuffando piegato sul manubrio.
Attraverso Cipresso e poi entro a Bastia Umbra dirigendomi verso il percorso verde dove stanno facendo dei lavori e questi mi spingono in una deviazione che mi allontana dal fiume. Riprendo poi il vecchio percorso e alla fine, dove c’è lo spiazzo, vedo parecchi gruppi organizzati per il picnic. Bravi.
Torno a casa al limite del blocco definitivo del quadricipite femorale.
Percorrenza 29,3 km dalle 15:30 per 1h30′ – Vel. media n.p. km/h – Peso ↑ 95,0 kg
Finalmente mi decido: vado in garage e trovo la mia bici tutta impolverata e sgonfia che mi guarda un po’ come ti guardano le donne quando le hai lasciate ad aspettarti davanti all’altare. La spolvero, gonfio le gomme e le do pure un po’ di nafta sulla catena. Si, lo so, molte donne non vorrebbero la nafta.
Penso subito che la prima uscita stagionale dovrà essere poco impegnativa perché rischierei di bloccarmi col mio fisico statuario ed allenatissimo a qualche chilometro da casa impossibilitato ad infilare la bici in un taxi.
Quindi parto, dimenticandomi la macchina fotografica e, scordandomi pure che il mio telefono qualche foto la può fare, passo sotto Assisi, attraverso Rivotorto ed arrivo fino a Capitan Loreto.
Lì, spaventato dall’immagine del taxi, torno indietro e, siccome io agli amici ci penso o cerco di pensarci, passo davanti al ristorante Coccinella (ciao Kappa!) e baldanzoso torno a casa.
I muscoli non ululano troppo e sembro ancora vivo. Non male per la prima uscita.
Percorrenza 18,31 km dalle 14:55 per 52’08” – Vel. media 21,1 km/h – Peso ↑ 94,5 kg
Continuo a fare cose strane: sono tornato in bici di mattina, cosa praticamente impensabile fino a ieri.
Visto che ho un’oretta e il tempo è bello prendo la bici e mi faccio il solito giro (stavolta non metto la mappa che ce ne saranno un casino uguali) e mi accorgo che, a dispetto del carente allenamento, forse complice la temperatura non tropicale, riesco ad affrontare le salite con una tranquillità che non credevo mia.
Ho trovato, nei miei 27 km, parecchi segnali colorati dei vari percorsi dell’Assisi Endurance Lifestyle e credo che anche i cavalli hanno parecchio da pedalare…
Quest’anno la gara l’hanno fatta a settembre che l’anno scorso, a luglio, i cavalli esplodevano come popcorn.
A me piacciono quelli che imparano dai propri errori.
Percorrenza 27,44 km dalle 10:55 per 1h10’44” – Vel. media 23,3 km/h – Peso ↓ 93,8 kg
2 commentiNon lo dite a nessuno ma sono uscito in bici (suspance) DI MATTINA.
Minacciato con uno scopettone dalla mia metà di fatto (non la mia pancia, parlo di Serena) sono stato gentilmente invitato a togliere l’incomodo perché sarei stato d’intralcio. Ci vorrebbe un altro post per spiegare il lungo e travagliato lavoro fatto da me negli anni per farmi vedere come un intralcio quando c’è da usare scopa e straccio.
Torniamo alla bici. La infilo, debitamente smontata, nella mia macchina e raggiungo il parcheggio del LIDL di Ponte San Giovanni. Noto che il parcheggio è pieno di pensionati con un aspirapolvere, credo la maxi offerta della settimana, sottobraccio che vagano come formiche calpestate.
Non curandomi di loro mi metto guanti, bandana, casco, rimonto la bici e parto infilandomi nel percorso verde (pure pista ciclabile) lungo il fiume Tevere. I frequentatori sono diversi, ci sono sciami di pensionati e un sacco di donne e ragazzette che camminano con il maglione tattico anticulone© legato in vita, di solito di colore chiaro, con 30 gradi all’ombra. FAIL!
Raggiungo Ponte Felcino dopo essere passato per Ponte Valleceppi e superato il ponte sul Tevere mi infilo nel Bosco Didattico dove ci sono bellissimo boschetti di bambù oltre a un casino di altre piante che non conosco.
Dal bosco didattico arrivo alla fine del percorso verde a Villa Pitignano e attraverso di nuovo il Tevere su un ponte pedonale (credo pure usato per l’irrigazione) e, passando davanti al Relais San Clemente, mi dirigo verso Bosco e da lì verso Ponte Felcino dove, al ponte, mi reinfilo nel percorso verde.
Tornato alla macchina tutto bello colorato, sudato e afroso sono andato a fare la spesa al LIDL con i bambini che mi indicavano col ditino e la mamma che li schiaffeggiava sulla manina.
Percorrenza 27,37 km dalle 08:48 per 1h26’28” – Vel. media 19,0 km/h – Peso ↓ 95,4 kg
1 commentoSto iniziando a pedalare parecchio. Partito da casa, giro per Costano, in una discesa carinissima (in bici le discese appaiono MOLTO carine) fino ad arrivare a Passaggio di Bettona. Da lì giro verso Colle di Bettona dove c’è il primo daxpremio della montagna. Agilmente raggiungo la cima(!) e mi fermo al bar per comperare dell’acqua. Sempre agilmente. Inizio un’altra simpatica discesa che mi porta a Signoria e poi a Torgiano dove prendo la strada per Perugia. Passo per Miralduolo e Ferriera ed arrivo a Ponte san Giovanni dove vengo tentato dal percorso verde sul fiume Tevere. Decido (sono intelligente talvolta) di dirigermi verso casa e affronto come Coppi la salita di Collestrada che domo senza dovermi fermare. Da lì mi dirigo verso Madonna di Campagna e Santa Lucia, mi infilo quatto quatto nel percorso verde sul fiume Chiascio e raggiungo il Comune di Assisi.
Un’altra avventura è finita e sono ancora vivo. Pure dentro.
Percorrenza 38,64 km dalle 16:50 per 1h50’25” – Vel. media 21,0 km/h – Peso ↓ 104,1 kg
Commenti chiusiGrande trasferta oggi.
Sono andato, con la bici caricata in macchina, con Serena a trovare sua sorella alle case vacanze di Poggiovalle vicino Ponticelli di Fabro. Prima mi son fatto dare delle mappe per poter ritornare indietro e poi, lasciate le sorelle a berciare (poco invero; dopo il pranzo una è andata a dormire ed una in piscina) mi avvio (in discesa) verso Salci che poi, alla fine di una salita massacrante (anche perché non me l’aspettavo), si rivela essere un bel borgo medievale abbandonato con cartelli di pericolo tutt’intorno. Da lì scendo verso Colonnetta di Fabro e inizio una lunga pedalata su asfalto e, superando il casello dell’A1 verso Ponticelli, dopo circa 7km rientro nello sterrato della tenuta. Lì mi era stato detto di girare alla prima strada a destra per attraversare l’A1 e fare un giro più largo. Alla fine della strada vedo il cavalcavia a sinistra e la strada non ci arrivava. Pedalo sulle orme dei trattori e salgo, con l’erba alta un metro, sul cavalcavia che mi porta dall’altra parte. Poi scoprirò che la strada era la seconda a destra.
Da lì, visto che Belvedere è su di un colle, ricomincia la salita. Bella strada con bei casali, rotoballe come se piovesse e veramente bellissimi panorami.
Alla fine arrivo alle stalle delle mucche e lì un po’ mi rilasso sapendo di essere, stranamente, tornato indietro incolume. :)
Percorrenza 20,45 km dalle 14:56 per 1h11’54” – Vel. media 17,1 km/h – Peso ↓ 106,0 kg
Commenti chiusiOggi sono uscito in coppia con Roberto che ha comperato, due anni dopo ed allo stesso prezzo, una bici come la mia (stessa marca e modello) ma molto più bella, dagli ammortizzatori anteriori idraulici ai freni Shimano. (grrr)
Abbiamo pedalato lungo il torrente Tescio fino a trovarci alle cascatelle appena sotto la Basilica di San Francesco e ci siamo fermati al primo guado con l’acqua alta 40 cm. Siamo poi tornati indietro passando dal ciclista vicino casa mia che a lui, come a me 2 anni fa, si erano già rotti i pedali con anima in plastica.
Io ho faticato come un facocero zoppo, forse per la fatica di ieri a Spello ma credo anche perché non sono abituato a pedalare in coppia con un altro, seguendo, anche inconsciamente, un ritmo non mio e quindi per me faticoso.
Prima o poi dovrò imparare.
Percorrenza 17,68 km dalle 18:08 per 1h09’56” – Vel. media 15,2 km/h – Peso ↓ 106,9 kg
Commenti chiusiAvevo detto che lo avrei fatto e l’ho fatto… Sono andato a Spello.
Arrivato lì sono salito per la strada frequentata dalle auto fino alla cima e poi sono sceso e risalito e ridisceso per i bellissimi vicoli che, peccato, un fotografo come me, in più solo col cellulare, non riescirà mai a rendere appieno.
Bella faticata ma ero così su di giri che al ritorno mi sentivo freschissimo.
Un posto fantastico da visitare a piedi o in mountain bike.
Percorrenza 33,43 km dalle 16:11 per 1h53’42” – Vel. media 17,6 km/h – Peso ↓ 107,0 kg
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